Dopo l’R-1 e l’R-2, l’NII-88 dove lavorava Korolev prevedeva lo sviluppo di un terzo missile, l’R-3, che avrebbe dovuto avere prestazioni strategiche. Il progetto però si rivelò troppo complesso per la tecnologia sovietica dell’epoca, e al posto dell’R-3 fu realizzato un progetto più semplice, l’R-5. Questo missile avrebbe dovuto essere armato con una “testata radiologica”, in pratica quella che giornalisticamente viene chiamata “bomba atomica sporca”.
Il missile venne lanciato per la prima volta il 15 marzo 1953 da Kapustin Yar. Nel frattempo però la tecnica delle armi nucleari sovietiche era progredita abbastanza da realizzare una bomba con dimensioni e pesi tali da essere installata in un missile. Il 21 gennaio 1955 volava così l’R-5M. Battezzato “Pobeda” (“Vittoria”) e designato in Occidente come SS-3 “Shyster”, fu il primo missile nucleare sovietico e, con i suoi 1.200 km di gittata, poteva essere considerato un missile strategico, anche se solo “di teatro”. Partendo da basi situate in Germania Orientale, poteva infatti raggiungere le principali capitali europee. Presto reso obsoleto da missili più avanzati come l’SS-4 “Sandal” e l’SS-5 “Skean” (protagonisti nel 1962 della crisi di Cuba), fu comunque ritirato solo nel 1967.
Qui sotto l’articolo completo in PDF, purtroppo ancora troppo “draft”.
R-5M Pobeda / SS-3 Shyster |